Stasera in tv Nanni Moretti con Michel Piccoli in un film che ha fatto discutere il Vaticano: capolavoro imperdibile

In sintesi

  • 🎬 Habemus Papam
  • 📺 Rai 3, ore 21:20
  • 🧑‍🎤 Un film drammatico diretto e interpretato da Nanni Moretti che racconta la crisi esistenziale di un Papa appena eletto, tra ironia, psicoanalisi e riflessione sul potere, con un cast d’eccezione e numerosi riconoscimenti.

Habemus Papam, Rai 3, Nanni Moretti, Michel Piccoli, Margherita Buy, film drammatico, Vaticano, crisi del potere, psicoterapia, Oscar italiano, Cannes, box office, critica italiana: questi sono i nomi forti della serata televisiva di venerdì 27 giugno 2025. Se ami il cinema d’autore che sa parlare a tutti e scuotere le coscienze con ironia e profondità, l’appuntamento è per le ore 21:20 su Rai 3 con “Habemus Papam”, una delle pellicole più discusse e celebrate degli ultimi decenni.

Habemus Papam, Vaticano e crisi del potere: un film che ha cambiato la narrazione sulla Chiesa

Scritto, diretto e interpretato dal sempre visionario Nanni Moretti, “Habemus Papam” mette al centro della scena un Vaticano spaesato e umano, popolato da cardinali dubbiosi e da un Papa—magnificamente reso da un gigantesco Michel Piccoli—afflitto da una crisi identitaria devastante proprio nell’ora della sua massima consacrazione. Moretti, con lo sguardo ironico che lo ha reso una pietra miliare del cinema italiano, mescola sacro e profano, psicoanalisi e spiritualità, comicità surreale e tragedia per raccontare il lato più fragile del potere. In canali meno capaci questo tema diventerebbe melenso, ma con un tono trattenuto e punteggiato di battute acide, “Habemus Papam” ci obbliga a guardare dietro le vesti cardinalizie e a riflettere su quella paura che può annidarsi anche nei cuori più insospettabili.

Il film si apre con l’elezione del cardinale Melville, subito travolto dall’ansia e da un improvviso attacco di panico poco prima di affacciarsi alla folla. Da qui parte la corsa a nascondere la crisi e a cercare una (improbabile) soluzione psicanalitica, tra colpi di scena e un sottilissimo umorismo nero che ricorda il miglior cinema europeo degli ultimi anni.

Michel Piccoli e Margherita Buy: un cast d’eccellenza per raccontare il Vaticano

Michel Piccoli è un Papa incredibilmente vulnerabile, distaccandosi dai cliché soliti delle biografie ecclesiastiche: il suo Melville è tanto potente quanto spaesato, un uomo che ha paura di non essere all’altezza di una chiamata troppo grande. A coadiuvarlo troviamo lo stesso Moretti (nei panni dello psicoanalista, in uno dei ruoli più divertenti e autoironici della sua carriera) e una brillante Margherita Buy nel ruolo dell’ex-moglie di lui, ennesima conferma della poliedricità di un’attrice tra le più amate dal pubblico italiano.

Il valore del film è confermato da:

  • 3 vittorie e 15 candidature ai David di Donatello
  • 7 Nastri d’Argento su 8 candidature
  • Un’accoglienza trionfale a Cannes con standing ovation

“Habemus Papam” ha segnato il ritorno in grande stile di Moretti davanti e dietro la macchina da presa, regalando a Piccoli uno degli ultimi ruoli memorabili della sua lunga carriera (non a caso, subito celebrato anche dalla stampa internazionale).

Curiosità e piccoli dettagli per veri nerd del cinema

Quella che appare come una parabola sulla Chiesa è in realtà una riflessione ampissima sulle nostre paure più profonde. E occhio: benché spesso si creda sia tratto da un libro di Umberto Eco, il film è invece una sceneggiatura originale di Moretti, Piccolo e Pontremoli. Eppure l’atmosfera rarefatta, il mistero e la tensione filosofica ricordano certi romanzi di Eco e le ombre che si allungano sulle stanze della più antica istituzione al mondo. Vi sfido a riconoscere i tanti piccoli omaggi cinefili nascosti: dal “Gabbiano” di Čechov al pacato citazionismo felliniano, l’orizzonte intellettuale di Moretti fa la gioia di chi ama i dettagli e i giochi di specchi tra realtà e finzione.

L’apertura nelle sale portò oltre 7 milioni di euro al box office e alcune scene sono state girate in luoghi iconici di Roma e all’interno di palazzi vaticani. Il discorso finale di Melville è ormai entrato nella storia recente del cinema italiano.

Perché (ri)vedere Habemus Papam stasera su Rai 3: Oscar italiano e riflessione senza tempo

A distanza di anni e dopo l’effettiva abdicazione di Benedetto XVI (avvenuta un anno dopo l’uscita del film, quasi a rendere profetico il soggetto di Moretti), “Habemus Papam” resta una delle analisi più dolci, divertenti e amare sul senso di responsabilità e sulla paura del fallimento che accompagna ciascuno di noi. Non è solo una storia sul Papa, né soltanto una critica raffinata delle dinamiche vaticane: è un film che mette a nudo le emozioni che ci rendono umani, attraverso la magnificenza del cinema d’autore italiano. Se ne parli con qualsiasi appassionato, ti dirà che è uno di quei film capaci di cambiare il modo di vedere la figura pubblica e privata dei grandi numeri uno. Una pellicola che resta nella memoria, tra coraggio e fragilità, ironia pungente e umanità senza tempo. Per i cinefili, per chi cerca qualcosa di vero, per chi vuole capire quanto pesa davvero la chiamata al comando: “Habemus Papam” è la scelta perfetta per questa serata. Appuntamento alle 21:20 su Rai 3.

Chi saresti nel film Habemus Papam?
Il Papa in crisi
Lo psicoanalista irriverente
Un cardinale smarrito
Un fedele in attesa
Il regista dietro le quinte

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